Mostra DANTÈS – L’OCCHIO DEL TEMPO

Tutte le 55 stampe saranno esposte dal 4 Marzo al 3 Aprile 2022 presso il complesso San Micheletto di Lucca – Sala dell’Affresco Via Elisa n.8
Ingresso gratuito e “green pass” per l’accesso alla sala espositiva. (come da normativa vigente alla data della mostra)
“”Il mio intento è stato quello di stupire cercando l’eccezionalità dello scatto nei giochi di luce, nei contrasti, nelle prospettive inedite, nei dettagli e nelle forme geometriche ma soprattutto la bellezza nell’imperfezione che la mano dell’uomo ha generato e la natura pazientemente ha rimodellato, in quei luoghi dimenticati da tutti, sui sentieri dell’abbandono””
55 Stampe “Fine Art” su pannelli 60×42
Lucca – San Micheletto – 4 Marzo / 3 Aprile 2022
  • VENERDI’- SABATO – DOMENICA Orario 10 – 12.30 / 15.30 – 19
  • Con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

 

“Tempus edax rerum”

Il tempo divora ogni cosa. (Ovidio 2 d.C.)

La locuzione latina del poetaPublius Ovidius Naso, più noto come Ovidio, descrive in sole 3 parole l’essenza della mostra e quello che l’artista trasmette con la propria ricerca fotografica.

Con i suoi scatti, Dantès, rende eterno ciò che resta di quei luoghi colmi di storia, tradizione e cultura, ma soprattutto coglie il tratto artistico e poetico dell’accettazione della transitorietà e dell’imperfezione che li vede ancora colmi di significato e maestosità, ma inesorabilmente erosi dallo scorrere del tempo.

Si stenta a crederlo, ma tutte le fotografie che seguono sono state realizzate negli ultimi 20 anni all’interno della provincia di Lucca ma un sapiente gioco di prospettive, colori e luci, fanno sembrare gli scatti ambientati negli angoli più esotici del pianeta.

Il lungo “Serpente Verde” e “L’antica Muraglia” si trovano ad appena 5 Km dal centro di Lucca, “Atlantide” e le “Cave di Marmo di Michelangelo” a due passi dalla Versilia mentre “La Maison de Fils”, incredibilmente, a poche centinaia di metri dalle mura urbane di Lucca.

Seguono i luoghi dimenticati da Dio, nonostante buona parte di essi fossero destinati al suo culto, con affreschi, sculture, altari divorati dal tempo, con la complicità di madre natura, che si è ripresa prepotentemente i suoi spazi.

“”Sono tutti così impauriti dal tempo e da come faccia sparire le cose ma è per questo che siamo fotografi, no? Siamo conservatori per natura, scattiamo foto per fermare il tempo e affidare i singoli momenti all’eternità. La natura umana resa tangibile. È una buona definizione di quello che significhi l’arte. “” By Kodacrome film – Mark Raso

www.dantesfoto.it

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