Lavoro alla pari

Il lavoro alla pari consiste in un periodo di soggiorno all’estero presso una famiglia, nella quale ci si occupa dei bambini e si svolgono lavori domestici.

Il lavoro alla pari viene anche chiamato lavoro au pair.

In un periodo di lavoro alla pari la famiglia offre vitto, alloggio e di un piccolo contributo economico settimanale detto pocket money o argent de poche.

Fino a qualche anno fa il lavoro alla pari veniva svolto quasi esclusivamente da ragazze ma negli ultimi anni sono aumentate le famiglie disponibili a ospitare anche ragazzi di sesso maschile.

Durante il soggiorno au pair si partecipa alle attività sociali della famiglia e si ha a disposizione di un po’ di tempo libero da gestire in autonomia.

Inoltre si ha il diritto al tempo per poter frequentare un corso di lingua e quindi di conoscere meglio la cultura del posto.

La disponibilità richiesta è di almeno 2 mesi fino al massimo di 1 anno, eventualmente prorogabile per altri 12 mesi, a seconda dei Paesi.

Si sta anche diffondendo il lavoro alla pari presso persone anziane autosufficienti.

In questo caso l’attività, non assimilabile con la figura degli assistenti alla persona, consiste nell’accompagnare a fare la spesa, svolgere lavori domestici e di giardinaggio ma anche nell’aiutare la persona anziana a comunicare con parenti lontani tramite tablet, pc o smartphone.

Su questa pagina trovi informazioni sul lavoro alla pari all’estero.

Su TorinoGiovani è disponibile anche la pagina Lavoro alla pari in Italia con informazioni per ragazze e ragazzi stranieri che cercano un lavoro alla pari nel nostro Paese.

Requisiti

I requisiti per un lavoro alla pari all’estero sono:

  • età dai 18 ai 27 anni, a volte le famiglie sono disponibili anche chi ha solo 17 anni o fino ai 30 anni
  • essere nubili/celibi e senza figli
  • conoscere la lingua del Paese ospitante, almeno a livello base.

Sono requisiti preferenziali:

  • precedenti esperienze nell’assistenza ai bambini
  • non fumare
  • avere la patente di guida.
Contratto di lavoro

Dal punto di vista normativo il collocamento alla pari viene considerato uno scambio culturale per l’apprendimento e il perfezionamento di una lingua straniera.

Non comporta l’instaurazione di un vero e proprio contratto di lavoro.

I diritti e i doveri della persona collocata alla pari e quelli della famiglia ospitante devono essere concordati per iscritto, prima della partenza o entro la prima settimana dall’arrivo in famiglia.

Una copia dell’accordo deve essere depositata presso l’autorità competente del Paese ospitante.

L’aiuto nello svolgimento dei lavori domestici (spolverare, apparecchiare la tavola, riordinare) non include i lavori casalinghi più pesanti.

La cura dei bambini consiste nel vestirli, lavarli, accompagnarli a scuola.
Non si tratta quindi di prestazioni qualificate e la persona au pair non deve trovarsi a essere l’unica responsabile di un bimbo o di una bimba di età inferiore ai 2 anni.

​In cambio la famiglia offre vitto e alloggio, se possibile in camera singola.

Si riceve un compenso settimanale per le piccole spese personali detto pocket money o argent de poche.

Non si tratta di un vero e proprio stipendio ma di un contributo economico che varia a seconda del Paese e all’impegno concordato.

Durante il lavoro alla pari, la famiglia deve garantire il tempo per frequentare un corso di lingua.

Il costo del corso è a carico del partecipante ma gli accordi possono prevedere una partecipazione alla spesa da parte della famiglia ospitante, soprattutto in caso di permanenze che durano un intero anno.

Le agenzie private che si occupano del collocamento alla pari spesso inseriscono l’organizzazione e il costo del corso all’interno del programma.

Le spese di viaggio e di spostamento sono a carico della persona che svolge il lavoro au pair.

Anche in questo caso la famiglia può eventualmente contribuire alle spese del viaggio.

L’au pair ha diritto a un giorno libero a settimana e una settimana di vacanza ogni 6 mesi.

Deve avere la possibilità di partecipare, se lo desidera, alle funzioni della propria religione.

Durata e tipi lavoro alla pari

La durata del lavoro alla pari dipende dagli accordi con la famiglia ospitante, presi direttamente o tramite una delle agenzie che organizzano questo tipo di soggiorno.

Esistono varie tipologie di lavoro alla pari:

  • demi pair
    5 giorni alla settimana di soggiorno in famiglia, con 3 ore al giorno di lavori domestici e cura dei bambini.
    Tempo libero al mattino o al pomeriggio, 2 giorni e 3 sere libere alla settimana
  • demi pair plus
    5 giorni alla settimana di soggiorno in famiglia, per 4 ore al giorno di lavori domestici e cura dei bambini.
    Tempo libero al mattino o al pomeriggio, 2 giorni e 3 sere libere alla settimana
  • au pair
    6 giorni alla settimana di soggiorno in famiglia, per 5 ore al giorno di lavori domestici e cura dei bambini.
    Tempo libero al mattino o al pomeriggio, un giorno e 3-5 sere libere alla settimana
  • au pair plus
    6 giorni alla settimana di soggiorno in famiglia
    4-5 pomeriggi liberi, 3-4 sere e 1-2 giorni interi liberi alla settimana
  • summer au pair
    soggiorno in famiglia da 1 a 3 mesi.
    Formula per effettuare l’au pair durante le vacanza della famiglia ospitante
  • mother’s help
    soggiorno in famiglia con 2-3 sere di baby sitting.
    Un giorno e mezzo libero e 3-5 sere libere a settimana.
Documenti e assistenza medica

Chi la cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea può soggiornare in un altro Stato dell’Unione senza alcuna formalità per un periodo massimo di 3 mesi.

Per un soggiorno alla pari l’unico documento da presentare è un certificato medico di buona salute, rilasciato non oltre 3 mesi prima della sistemazione in famiglia.

In alcuni Paesi occorre segnalare la propria presenza alle autorità locali, in altri la famiglia deve provvedere a iscrivere l’au pair alla previdenza sociale.

Altre informazioni sulla libertà di circolazione all’interno dell’Unione Europea si trovano sulla pagina di TorinoGiovani dedicata ai Diritti dei lavoratori nell’Unione Europea.

L’assistenza medica è garantita a tutti i cittadini e le cittadine di un Paese membro dell’Unione Europea.

Per poterne usufruire all’estero, alle stesse condizioni delle persone residenti, occorre avere la TEAM -Tessera Europea Assicurazione Malattia.

Nel caso in cui l’au pair usi l’auto della famiglia, come può capitare per accompagnare i bambini a scuola o a fare altre attività, per evitare qualsiasi problema in caso di incidente occorre verificare che l’assicurazione dell’auto abbia la copertura estesa anche ad altre persone e, in caso contrario, richiedere l’integrazione.

Per lavorare alla pari nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea occorre ottenere un permesso di lavoro e, prima della partenza, è necessario stipulare un’assicurazione sanitaria privata, il cui premio assicurativo viene talvolta pagato dalla famiglia ospitante.

I requisiti e le modalità di partecipazione variano per ogni Paese.

Occorre fare particolarmente attenzione nel caso in cui sia richiesto un visto d’ingresso e seguire altre eventuali procedure burocratiche come, per esempio, in Islanda dove è necessario depositare il contratto au pair presso l’UTL – Utlendingastofnun l’ufficio stranieri islandese.

Video colloquio

Per effettuare la scelta di chi si candida per un lavoro alla pari all’estero, le famiglie ospitanti usano abitualmente il video colloquio su una piattaforma digitale (es. Skype, Zoom, Google Meet ecc.).

Attraverso il video colloquio le famiglie possono valutare le caratteristiche e verificare le competenze linguistiche.

Ecco qualche consiglio:

  • controllare la connessione
  • curare un setting adeguato: stanza ordinata e correttamente illuminata, senza rumori di fondo
  • curare i particolari per sentirsi a proprio agio
  • chiedere alle altre persone in casa di non entrare durante il colloquio
  • spegnere il cellulare o  silenziare le chiamate.
Annunci di lavoro

Per trovare annunci di lavoro alla pari delle famiglie si possono usare i motori di ricerca o apposite piattaforme come Easy Au pair su cui si trovano occasioni au pair in tutto il mondo oppure sul motore di ricerca annunci in Europa a cura della Rete Eures.

In alternativa ci si può rivolgere alle agenzie private o alle associazioni che operano come intermediari tra chi cerca un lavoro alla pari e le famiglie.

Le agenzie richiedono il pagamento di una quota di iscrizione per poter partecipare al loro programma, all’interno del quale sono di solito compresi i servizi di assistenza durante l’intero percorso.

Agenzie e associazioni in Italia
Lavoro alla pari negli USA

Per fare un lavoro alla pari negli USA occorrono i seguenti requisiti:

  • diploma di scuola secondaria di II grado
  • patente di guida
  • età tra 18 e 26 anni
  • discreta conoscenza della lingua inglese
  • essere non fumatori
  • disponibilità per un intero anno.

Per poter entrare negli USA come au pair è necessario ottenere il visto J-1, rilasciato dal Governo attraverso alcune agenzie che realizzano appositi programmi.

Altre informazioni si trovano sul sito del Bureau of Educational and Cultural Affair.

Negli USA ci si occupa solo della cura dei bambini e sono esclusi tutti i lavori domestici.

E’ previsto il limite di 45 ore a settimana con un compenso di circa 140 $ e un giorno e mezzo di libertà settimanale.

Si ha diritto al viaggio di andata e ritorno gratuito e al pagamento di un corso di lingua (obbligatorio).

Le agenzie autorizzate ad offrire occasioni di lavoro alla pari prevedono l’adesione a dei programmi che comportano il pagamento di una quota d’iscrizione e di un contributo per spese amministrative di circa 500 $.

Tra i vari programmi alcuni sono rivolti a chi ha requisiti come un titolo di studio relativo all’assistenza dei bambini (o 2 anni di esperienza a tempo pieno) a cui corrisponde un pocket money maggiore.

Altri programmi prevedono l’assistenza a bambini in età scolare solo nei momenti di pre e post scuola, con un massimo di 30 ore settimanali, il doppio delle ore di frequenza ai corsi e un pocket money pari al 75% del programma normale.

Riferimenti utili

Altre informazioni sul lavoro alla pari si possono trovare su:

  • BAPAA – British Au pair Agencies Association
    Organizzazione di categoria riconosciuta dal governo Britannico. Stabilisce gli standard richiesti alle agenzie di collocamento alla pari del Regno Unito.
    Sul sito è disponibile l’elenco delle agenzie affiliate, oltre a informazioni per chi si candida come au pair e per le famiglie ospitanti.
  • EURES – European employment Services – Servizi Europei per l’Impiego
    Portale europeo della mobilità professionale, istituito dalla Commissione Europea per favorire la mobilità lavorativa all’interno dell’Unione Europea.
    Comprende sportelli in Italia, a cui rivolgersi prima della partenza, e sportelli in tutti i Paesi dell’Unione Europea, a cui rivolgersi durante il lavoro all’estero, chiamando un numero verde unico gratuito per tutti i Paesi.
  • IAPA – International Au Pair Association
    Associazione a cui aderiscono diverse organizzazioni e agenzie di lavoro alla pari di vari Paesi.

 

 

 

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