Creatività e inclusione sono il filo rosso che collega la tre-giorni di Lucca Social Arts Festival, piccolo festival indipendente che, dopo il successo della prima edizione, torna da venerdì 24 a domenica 26 maggio negli spazi dell’Agorà, in centro storico a Lucca.
Il festival si rivolge a bambini, famiglie, educatori, operatori sociosanitari, operatori di welfare di comunità, anche a vocazione culturale, insegnanti e professori. L’obiettivo è quello di promuovere e supportare l’inclusione attraverso linguaggi diversi e creativi: dalla realizzazione di video al teatro fino al disegno e alla fotografia. Un ruolo importante lo avrà la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), già esplorata nella prima edizione del festival. La CAA è l’insieme di strumenti e tecniche che offrono una modalità di comunicazione alternativa al linguaggio a chi è escluso dalla comunicazione verbale a causa di patologie congenite o acquisite.
Insomma, attraverso strumenti diversi, Lucca Social Arts vuole aiutare a capire come l’arte possa influenzare positivamente la vita di tutte le persone, soprattutto di quelle che vivono problemi quotidiani di comunicazione e socialità.
IL PROGRAMMA: I LABORATORI, LE MOSTRE E GLI INCONTRI