Il caso Alaska Sanders
Dopo 10 anni arriva il seguito del bestseller La verità sul caso Harry Quebert. Lo svizzero Joël Dicker firma per La Nave di Teseo (traduzione di Milena Zemira Ciccimarra) Il caso Alaska Sanders: la trama ci porta nel 1999 a Mount Pleasant, una tranquilla cittadina del New Hampshire, che è sconvolta da un omicidio…
La carrozza della santa
La notizia di un omicidio scuote Catania, gelando gli ultimi entusiasmi della piú sentita ricorrenza cittadina. Mentre nell’aria si avverte ancora l’odore acre dei fuochi d’artificio, Vanina Guarrasi è alle prese con un caso che fa scalpore Torna Cristina Cassar Scalia, autrice noir molto apprezzata, con La carrozza della Santa (Einaudi Stile Libero).
L’eclisse di Laken Cottle
L’eclisse di Laken Cottle (Blu Atlantide, traduzione di Clara Nubile) è il nuovo romanzo di Tiffany McDaniel, autrice de L’estate che sciolse ogni cosa. Nata in Ohio nel 1985, con il suo esordio ha vinto il Not the Booker Prize, il Premio Fnac e il Prix America. Nel nuovo romanzo, una misteriosa oscurità avanza inesorabile dall’Antartide a obliare la Terra. L’umanità è nel panico, i continenti, i paesi e gli esseri umani vengono cancellati uno a uno. Mentre il buio ammanta il pianeta inghiottendo luoghi, corpi e destini, un uomo che non ricorda più bene chi è cerca disperatamente di tornare a casa a New York dalla propria famiglia…
Kibogo è salito in cielo
Negli anni quaranta del ‘900, con la colonizzazione belga, gli abitanti del Ruanda entrano in contatto con i padri missionari cattolici e la loro opera di proselitismo. Il re, massima figura secolare e spirituale, accetta il battesimo e impone il cattolicesimo ai suoi sudditi. I missionari mettono perciò al bando ogni culto indigeno, votando il Ruanda a Gesù. Tra le leggende locali, però, ce n’è una molto simile alla storia di Cristo e di sua madre Maria. È la storia di Kibogo, il figlio del re, che riportò sulla Terra una pioggia da tempo agognata, salvando gli uomini dalla siccità, per poi essere assunto in cielo, esattamente come Gesù. La confusione tra i due racconti è dunque inevitabile… Ne parla Kibogo è salito in cielo (Utopia, traduzione di Giuseppe G. Allegri) della scrittrice ruandese di etnia tutsi Scholastique Mukasonga.
La piuma cadendo impara a volare
Nato a Bagdad nel 1971, Usama Al Shahmani si è dedicato alla letteratura e alla poesia araba, pubblicando alcuni saggi. Rifugiato in Svizzera anche a causa di una piéce teatrale che criticava il regime iracheno, ha tradotto in arabo pensatori del calibro di Schleiermacher e Habermas. Per Marcos y Marcos ora arriva in libreria, tradotto da Sandro Bianconi, La piuma cadendo impara a volare: Aida e Daniel si amano, vivono insieme da quattro anni. Solo una cosa rischia di dividerli: il silenzio di Aida sul suo passato, la lunga fuga, i genitori tornati in Iraq. Se si parla dell’Islam, lei cambia discorso; spegne il televisore se appare la torre di Bagdad…
La ragazza in giardino
Romanzo autobiografico di Marise Ferro (1905 – 1991), La ragazza in giardino (1976), riproposto da Elliot, racconta l’educazione “naturale” di una bambina non desiderata dai genitori. Laura trascorre la sua infanzia nella sontuosa villa Bra con la nonna Leo, donna spigolosa amante delle piante molto più che delle persone, e qui cresce in simbiosi con il mare ligure e la vegetazione lussureggiante, lontana da qualsiasi forma di vita sociale. Spontanea e selvatica, Laura ha uno sguardo esigente e lucido sul mondo degli adulti e sulla loro ipocrisia, e il lettore la accompagna nella sua iniziazione alla vita, all’amore, al sesso, al desiderio di autonomia.
Violeta di Isabel Allende
Con la voce appassionata, determinata e ricca di umorismo di Violeta, Isabel Allende ci racconta la storia di questa donna nata nel 1920 in una notte di tempesta. Pagina dopo pagina, Violeta parla dell’influenza Spagnola, della Grande Depressione che ha reso povera la sua famiglia e l’ha costretta a trasferirsi in una zona remota del Cile. Dei suoi primi amori. Delle feroci lotte politiche e delle battaglie per l’emancipazione femminile. Grandi e piccoli eventi che hanno caratterizzato un secolo e hanno formato il carattere di questa donna, la cui storia inizia e si conclude con una pandemia.
Un volo per Sara di Maurizio de Giovanni
Un piccolo aeroplano turistico diretto in Sardegna si schianta nel mar Tirreno con a bordo diverse persone. Tra loro, un noto imprenditore che ha rilasciato la sua ultima intervista poco prima del decollo, con il vociare degli altri passeggeri sullo sfondo, tutti tranquilli e sorridenti, ignari dell’imminente tragedia. Quando l’agente dei Servizi in pensione Andrea Catapano sente le voci delle vittime – lui che non vede ma sa ascoltare meglio di chiunque altro – un ricordo nitido riaffiora. Così decide di chiamare l’ex collega Teresa Pandolfi, ora a capo dell’Unità investigativa. Il disastro potrebbe celare un mistero che risale agli anni di Tangentopoli. E se la caduta del velivolo non fosse stata un incidente, ma il nesso tra una vicenda degli anni Novanta e il nostro presente? L’unica che può scoprire la verità è la donna invisibile, Sara Morozzi. Affiancata dall’ispettore Davide Pardo e da Viola, Mora si trova a investigare su personalità pubbliche intoccabili, scavando dentro gli ingranaggi del potere d’Italia a suo rischio e pericolo, senza paracadute.
“IN VIAGGIO CON I NUMERI – DIECI PASSEGGIATE PER METATURISTI CURIOSI” di Silvia Benvenuti, EDT
Cosa c’entrano i conigli con la Torre di Pisa? E un trapano con la facciata del Duomo di Milano? La risposta è negli infiniti segreti fatti di numeri e superfici, curve e poliedri che si nascondono dietro a paesaggi e opere d’arte. In altre parole: nella matematica.
Dimora di ruggine di Khadija Abdalla Bajaber
La giovane Aisha vive a Mombasa insieme alla nonna e al padre, un pescatore di origini Hadrami. Quando l’uomo scompare durante una delle sue temerarie spedizioni, Aisha salpa su una barca incantata fatta di ossa per provare a rintracciarlo. Come guida potrà contare solo su Hamza, un gatto erudito venuto dalla «Dimora di Ruggine», un luogo fiabesco e irraggiungibile, mai avvistato dai naviganti. Durante il viaggio la ragazza dovrà superare tre spaventosi mostri marini, e sopravvivere all’incontro con Baba wa Papa, il sovrano di tutti gli squali, prima di riuscire a trarre in salvo il padre e riprendere la sua vita da dove l’aveva lasciata. Invece, una volta tornata a casa, tutto sembrerà solo più bizzarro di prima, tra corvi parlanti, caproni e altri animali ficcanaso. Per sottrarsi alle pressioni della nonna, che vorrebbe vederla sposata, come si addice a una giovane della sua età, Aisha comincia a pensare che l’unica salvezza sia ripartire
I miei giorni alla libreria Morisaki Condividi di Satoshi Yagisawa
Iniziai a leggere un libro dopo l’altro. Quei vecchi libri nascondevano storie per me inimmaginabili. E non mi riferisco solo a ciò che raccontavano. Dentro ognuno trovai tracce del passato: sottolineature, segnalibri, fiori secchi… Erano incontri che superavano le barriere temporali, possibili solo attraverso i vecchi libri. E così cominciai ad affezionarmi alla libreria Morisaki.
Le sorelle Lacroix Condividi di Georges Simenon
«Ogni famiglia ha uno scheletro nell’armadio» scrive Simenon in epigrafe a questo romanzo. Nel caso della famiglia in questione lo scheletro è un segreto che lega da anni due sorelle. Un segreto che, rimosso e purulento, non può che trasudare odio. Tant’è: il collante che tiene uniti, nella solida dimora borghese di Bayeux, le figlie del notaio Lacroix, il marito di una di loro e i rispettivi figli è unicamente l’odio, un odio così spesso e pesante che sembra di poterlo toccare, un odio che si esprime attraverso sguardi, ammiccamenti, bisbigli – ed esplode non di rado in violente scenate. Ma l’odio suscita anche desideri di vendetta, e nella casa delle sorelle Lacroix ogni gesto ha il sapore della vendetta: un tentativo di avvelenamento non meno che un suicidio, perfino il lasciarsi morire di inedia di una giovane donna che a molti pare una specie di santa. Una volta penetrato in questa atmosfera intossicata da rancori e sospetti, il lettore vi rimarrà invischiato, e non potrà che andare avanti, tra fascinazione e orrore.
Niente di vero Condividi di Veronica Raimo
Vincitore Premio Strega Giovani 2022
Libro incluso tra i sette finalisti del Premio Strega 2022
Finalista Premio Letterario Viareggio-Rèpaci 2022 – Narrativa
In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. Niente di vero è la scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo.
Oh William! – Elizabeth Strout
Fra sé e le proprie origini Lucy Barton ha messo due matrimoni, molti libri di successo, una vita intera: oggi è un’autrice famosa, ha splendide figlie ormai adulte e da un anno è vedova di un uomo amatissimo. Ma è del suo primo marito, William, che ora vuole parlare. William, l’irraggiungibile, infedele padre delle sue bambine: è a lui che ha bisogno di tornare. In un dialogo intimo con ciascuno di noi e con tutti i passati che non passano mai davvero, fino a quando la parola deve lasciare il posto a un’unica esclamazione sopraffatta: oh William. Oh.
La sposa liberata di Abraham B. Yehoshua
Un matrimonio può finire per molti motivi, ma Yohanan Rivlin, professore di storia mediorientale a Haifa, è convinto che a causare il divorzio del figlio Ofer sia stato un segreto nascosto. Da quando Galia, la moglie, lo ha ripudiato, sono passati cinque anni, eppure Ofer non ha ancora superato il trauma. Cosa genera tanta sofferenza?
Incapace di sopportare l’infelicità del figlio, il professor Rivlin tenta di riallacciare i legami con la famiglia dell’ex nuora. Iniziano cosí le sue indagini, e le sue visite, per venire a capo di un enigma che lo fa macerare nell’ansia. Il professore ebreo, tuttavia, non riuscirà a risolvere il mistero da solo, e gli arabi, temuti e amati, arriveranno ad aiutarlo. Ambientato tra il 1998 e il 1999, quando ancora erano vive le speranze di pace e l’Autonomia palestinese compiva i primi passi in Cisgiordania, La sposa liberata conferma ancora una volta la maestria narrativa e poetica di Abraham Yehoshua, ponendolo tra i maggiori scrittori della letteratura mondiale.
Ferito a morte di Raffaele La Capria
Un libro di iniziazione, di rivelazione e di scoperta dal valore universale.
La vicenda narrata in Ferito a morte si svolge nell’arco di circa undici anni, dall’estate del 1943, quando, durante un bombardamento, il protagonista Massimo De Luca incontra Carla Boursier, fino al giorno della sua partenza per Roma, all’inizio dell’estate del 1954. Tra questi due momenti il racconto procede per frammenti e flash, ognuno presente e ricordato, ognuno riferito a un anno diverso, anche se tutti sembrano racchiusi, come per incanto, nello spazio di un solo mattino: la pesca subacquea, la noia al Circolo Nautico, il pranzo a casa De Luca… Negli ultimi tre capitoli vi è poi come una sintesi di tutti i successivi viaggi di Massimo a Napoli, disincantati ritorni nella città che «ti ferisce a morte o t’addormenta, o tutt’e due le cose insieme»; nella città che si identifica con l’irraggiungibile Carla, con il mare, con i miti della giovinezza.
Omaggio a Patrizia Cavalli:
Con passi giapponesi
In queste pagine, troppo a lungo rimaste inedite per distrazione editoriale dell’autrice, è scritta la storia morale parallela, a rovescio, che ha accompagnato per decenni l’opera di uno dei maggiori poeti contemporanei. Non propriamente narrativa né saggistica, o le due cose insieme, la genialità analitica e visionaria, percettiva e sintattica che qui sorprende il lettore non ha precedenti nella letteratura italiana del Novecento.
Vita meravigliosa
Patrizia Cavalli si è proposta il compito, più arduo, di dare parola ai misteri profani di cui tutti facciamo esperienza: all’indicibile nostalgia di settembre, che ogni anno, regolarmente, ci trafigge; al pulsare frenetico della «nemica mente», quando insegue e controlla ogni lieve mutamento del corpo; alla felicità che scende, come rugiada dal cielo, se una certa luce pomeridiana si mostra all’improvviso. In ogni verso, il ragionare poetico di Patrizia Cavalli non cerca, ma trova. Il suo ardente, ostinato desiderio conoscitivo non chiede altro che arrendersi, infine, dinanzi allo stupore e all’evidenza dell’apparizione poetica.
Datura
“Tempeste atmosferiche e ormonali, ritmi del corpo e delle stagioni, genio dei luoghi e delle ore del giorno, investigazioni sulla fisica della materia e dell’immateriale: di tutto questo, della buona e della cattiva sorte in amore e in ogni economia della felicità, Patrizia Cavalli fa in poesia Scienza e Teatro. (… ) Sempre di più col tempo si capisce che queste poesie sono fatte per illuminare e conoscere, perché in ogni ansia e ombra, in ogni percezione e passione c’è un enigma da indagare.” (Alfonso Berardinelli)
Sempre aperto teatro
“Eccomi qua. Qui torno. Qui esco e entro qui, senza saperlo, senza volerlo davvero trascorro. / Le scale sudicie, per ogni gradino un orizzonte / mi si ferma lo sguardo e penso / tenuta alla ringhiera ‘ma io gliel’ho mai detto?’ / E scioccamente irrompe un motore notturno / che mi toglie al silenzio / e rende quel cortile puzzolente / nuovo e ridicolo, fermo. / E che ci fa lì quella tendina sgonfia?”