Al Museo nazionale di Villa Guinigi in mostra
due opere inedite di Matteo Civitali.
Un progetto sostenuto dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca in collaborazione con la Direzione regionale musei della Toscana e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara.
Il Salvator Coronatus di Santa Maria Corteorlandini
e la Madonna con Bambino di Colle di Compito attribuite all’artista
al termine delle indagini del RIS sulle impronte digitali dell’autore.
Da venerdì 14 maggio 2021 si inaugura l’esposizione temporanea
Vengono restituite alla città due opere inedite di Matteo Civitali, grazie alla scoperta di Valentino Anselmi, funzionario Storico dell’Arte in servizio presso la Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carrara, e al progetto congiunto della Fondazione Banca del Monte di Lucca che si è fatta carico del restauro e dell’allestimento, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara e della Direzione regionale dei Musei della Toscana, che ospita l’esposizione temporanea al Museo nazionale di Villa Guinigi, da venerdì 14 maggio 2021.
L’ingresso con prenotazione obbligatoria è compreso nel biglietto del museo.
“Con particolare soddisfazione, e coerentemente con la sua missione culturale, il Museo nazionale di Villa Guinigi ospita questa esposizione” – sottolinea Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana – “frutto della fattiva cooperazione tra istituzioni pubbliche e private che operano quotidianamente per la tutela e la promozione del patrimonio storico artistico di questo territorio. Alla Fondazione Banca del Monte, a Valentino Anselmi e a Giulia Coco, che nella Direzione regionale musei della Toscana segue con grande impegno i musei lucchesi, va il mio più sincero ringraziamento per questa esposizione, il cui allestimento nella sala di Villa Guinigi dedicata a Matteo Civitali appare particolarmente opportuno per approfondire e migliorare la conoscenza di questo straordinario scultore.”
“La mostra” – spiega Valentino Anselmi – “presenta al pubblico l’inedito ‘Salvator Coronatus‘ di Santa Maria Corteorlandini collocato accanto a due soggetti analoghi, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca” ma esposti al Museo nazionale di Villa Guingi. Per comprendere l’origine fiamminga della loro iconografia nel percorso espositivo creato ad hoc saranno affiancati ai tre busti due dipinti: un ‘Salvator Coronatus’ di Hans Memling (proveniente da Genova, Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco) e una ‘Mater Dolorosa‘, che è una copia da Memling, eseguita da un artista fiorentino forse della cerchia del Perugino (proveniente da Firenze, Galleria degli Uffizi), nonché una riproduzione del ‘busto di Cristo con la corona di spine’ del Beato Angelico (opera originale conservata a Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori).
La presenza in mostra del ‘Vir Dolorum’ in legno policromo che Matteo Civitali intagliò nel 1487 per l’oratorio della confraternita disciplinata di San Lorenzo ai Servi di Lucca risulta fondamentale per illustrare l’evoluzione stilistica del maestro lucchese e per evidenziare le lievi differenze che intercorrono tra il ‘Salvator Coronatus‘ di Santa Maria Corteorlandini e quello del 1487, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il quale palesa sicuramente più punti di contatto con l’opera lignea della fine del nono decennio del Quattrocento.
Il restauro dell’opera “Salvator Coronatus” è stato curato da “Lo Studiolo” di Luigi Colombini, Maddalena Lazzareschi e Lucia Ricciarelli, grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
L’inedita ‘Madonna col Bambino’ di Colle di Compito sarà posta a confronto con due analoghi soggetti, provenienti rispettivamente dalla loggia della Corte dei Mercanti e dalla chiesa di Sant’Andrea in Pelleria, entrambi a Lucca. A dialogare con queste opere ci sarà un ‘Cristo Eucaristico‘ in terracotta, che condivide con i tre rilievi il fatto di dipendere stilisticamente dalle figure presenti nel ‘Monumento funebre di Pietro da Noceto’, che fu realizzato dal Civitali per la Cattedrale di San Martino tra il 1468 circa e il 1472.
Questa rappresenta inoltre la giusta occasione per valorizzare il succitato ‘Cristo Eucaristico’, che fu trafugato dalle truppe naziste nel febbraio 1944 dalla chiesa di Santa Maria della Rosa e che per fortuna è stato recuperato alla fine del 2017 dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Firenze nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura della Repubblica di Lucca, ed oggi conservato presso il Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca”.
Venerdì 14 maggio al Museo nazionale di Villa Guinigi sarà presentato anche il catalogo dell’esposizione, edito da Maria Pacini Fazzi, “Nuovi studi su Matteo Civitali. Il Salvator Coronatus di Santa Maria Corteorlandini e la Madonna con bambino di Colle di Compito”, a cura di Valentino Anselmi.
L’ingresso alla mostra: giorni, orari di apertura e modalità di visita
Martedì e giovedì ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00).
Mercoledì, ore 12.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00).
Dal 15 maggio al 12 giugno 2021 venerdì e sabato ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00), dal 13 giugno ore 12.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00).
1a e 3a domenica del mese ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00).
Chiuso: Lunedì, 2a, 4a e 5a domenica del mese, 1° gennaio e 25 dicembre.
BIGLIETTI: intero € 4.00 – ridotto € 2.00.
Potranno accedere al Museo al massimo 12 persone contemporaneamente con prenotazione telefonica obbligatoria al numero +39 0583 496033, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 11.30. La prenotazione è necessaria anche per le visite guidate consentite a gruppi di massimo 6 persone compresa la guida, con auricolari, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza.