La stagione 2019-20 del Teatro del Giglio

Spettacoli sospesi fino al 3 aprile 2020 (in ottemperanza al DPCM 04.03.2020)

In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emanato ieri (4 marzo) al fine di contrastare e contenere il diffondersi del COVID-19, si informa che tutti gli spettacoli previsti al Teatro del Giglio e al Teatro San Girolamo sono sospesi da oggi e fino a venerdì 3 aprile 2020 compreso.

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito www.teatrodelgiglio.it e le pagine ufficiali sui social media del Teatro del Giglio


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Il Teatro del Giglio torna al suo pubblico con la Stagione Teatrale 2019/2020, un cartellone ricco e composito, di forte impatto, che punta su proposte di elevata qualità: la lirica con titoli dal miglior repertorio del melodramma e importanti coproduzioni, grandi interpreti della scena italiana per la prosa, titoli e compagnie di grande attrattiva per la danza. Stagione particolarmente significativa quella a venire, visto che ricorrono i duecento anni dall’apposizione del nome “Giglio”: se le origini del teatro (chiamato prima Pubblico e poi Nazionale) risalgono alla seconda metà del XVII secolo, fu con decreto del 22 settembre 1819 che Maria Luisa di Borbone stabilì che il teatro appena ristrutturato su progetto di Giovanni Lazzarini avesse il nome di Giglio, dal fiore che adorna lo stemma gentilizio borbonico.

La Stagione Lirica 2019/2020 si apre in ottobre con Tosca di Giacomo Puccini (venerdì 18 ore 20.30 e domenica 20 ottobre ore 16.00), titolo grandioso e monumentale del catalogo pucciniano, sullo sfondo della Roma papalina e dei suoi intrighi tra arte, amore e politica. Tosca sarà interpretata dalla affermata soprano Daria Masiero, il suo amato Mario Cavaradossi avrà la voce del tenore spagnolo Enrique Ferrer, già noto al pubblico lucchese per la sua intensa interpretazione di Dick Johnson nella produzione internazionale di Fanciulla del West di due anni fa, e di casa nei palcoscenici del mondo. Il nuovo allestimento, in coproduzione con i teatri di Pisa e Livorno, porta la firma di Ivan Stefanutti per regia, scene e costumi. La parte musicale è affidata alla bacchetta di Marco Guidarini, già raffinato e valente interprete della partitura di Suor Angelica e Gianni Schicchi nel centenario della loro nascita in occasione della messa in scena al Giglio nella scorsa stagione. In buca, l’Orchestra della Toscana, irrinunciabile e solido riferimento per le produzioni del Teatro del Giglio. Il cartellone prosegue a gennaio (venerdì 17 ore 20.30 e domenica 19 ore 16.00) con le maestose pagine del Rigoletto di Giuseppe Verdi, per una coproduzione in cui Lucca è partner dei teatri di Modena e Ravenna, a testimonianza della solida rete di coproduzioni nazionali e non soltanto regionali che il Teatro del Giglio sa intrecciare nel segno della lirica di qualità. La regia è di Fabio Sparvoli per la direzione di Aldo Sisillo, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana. Oreste Cosimo interpreta il Duca di Mantova, alla corte del quale si consuma la vicenda tragica del gobbo buffone Rigoletto (il baritono Devid Cecconi) e della sua bellissima figlia Gilda interpretata nelle serate di spettacolo da due diverse raffinate interpreti: Daniela Cappiello (17 gennaio) e Letizia Bertoldi (19 gennaio). Di non frequente programmazione, e per questo attesissimo a Lucca, arriva nel mese di febbraio (venerdì 21 ore 20.30 e domenica 23 ore 16.00) Carmen di Georges Bizet, in un allestimento dai tratti intensi e inquieti, frutto della virtuosa collaborazione del Teatro del Giglio con il prestigioso Ravenna Festival – Teatro Alighieri nell’ambito della Trilogia d’Autunno, che guarda alla lirica sul filo dell’invenzione e della creatività, in un efficace mix di giovani talenti, solida esperienza e moderne tecnologie. Questa Carmen sorge da progetto e ideazione di Cristina Mazzavillani Muti, ma reca l’impronta registica di Luca Micheletti, talento teatrale di poliedrica formazione, che inanella successi in ogni suo ruolo: nato attore (fu a Lucca con L’irresistibile ascesa di Arturo Ui – per cui ha vinto il premio UBU 2011), poi magnetico Iago come baritono nell’Otello della scorsa stagione, torna oggi in veste di regista per una Carmen intensissima, inquieta. In buca l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata dal Maestro Riccardo Muti, in questa occasione guidata dalla bacchetta di Vladimir Ovodok. A marzo l’ultimo titolo della stagione (sabato 14 ore 20.30 e domenica 15 ore 16.00), in coproduzione con i teatri di Pisa e Livorno è il ritorno di un’opera a cui il Teatro del Giglio è molto affezionato, che valse il premio Abbiati 2013 come migliore iniziativa, nel solco del progetto L.T.L. – Opera Studio e fu un vero successo di pubblico e critica, tanto da superare i confini nazionali e approdare al prestigioso festival di Miskolc in Ungheria: si tratta di Napoli Milionaria di Nino Rota, su libretto di Eduardo De Filippo. Uno spaccato della Napoli del secondo dopoguerra, segnato dalla dolente umanità del capofamiglia Gennaro, reduce dai combattimenti e rientrato in un basso poverissimo ora arricchito dal mercato nero, con moglie e figlie inebriate dalla liberazione. La dirompente superficiale gioia della musica da ballo americana e della cioccolata, si intreccia alle profonde ferite di una Italia segnata dalla guerra e dalla fatica di mantenersi sana. In regia, torna Fabio Sparvoli, per la direzione musicale si sceglie la bacchetta sicura ed entusiasta di Jonathan Brandani, direttore di natali lucchesi ormai affermato internazionalmente. Gli interpreti saranno scelti tra i migliori partecipanti al progetto Opera Studio 2019/2020; l’orchestra è la sempre brillante compagine dell’OGI, Orchestra Giovanile Italiana, che riunisce i migliori talenti della prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole.

 

Per la realizzazione della Stagione di Prosa 2019/2020 prosegue il sodalizio tra il Teatro del Giglio e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, nel 2019 nuovamente riconosciuto dal MIBAC come primo circuito multidisciplinare in Italia per la programmazione e la promozione dello spettacolo dal vivo. Anche per la prossima stagione i due organismi presentano un programma di qualità, impaginato con sette – come da tradizione – appuntamenti all’insegna della grande prosa, del teatro d’attore, degli spettacoli importanti, della drammaturgia più attenta alla contemporaneità con escursioni aggiornate nella tradizione shakespeariana. Ad aprire la stagione è un’attrice molto amata dal pubblico lucchese: venerdì 25 ottobre (repliche fino a domenica 27, inizio spettacoli feriali alle 21, domenica alle 16) Angela Finocchiaro è la protagonista di Ho perso il filo, una commedia, una danza, un gioco, una festa in cui Angela, diretta da Cristina Pezzoli, è accompagnata da Le Creature del Labirinto. Da venerdì 15 a domenica 17 novembre è in scena l’omaggio a Shakespeare di Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka che, diretti da Antonio Calenda, propongono Falstaff e il suo servo. A gennaio, da venerdì 10 a domenica 12, Ettore Bassi è il professor Keating de L’attimo fuggente, appassionante versione teatrale del bellissimo film del 1989 di Peter Weir. Tornano, da venerdì 24 a domenica 26 gennaio, anche Alessandro Gassmann nella veste di regista e Maurizio De Giovanni in quella di drammaturgo con Il silenzio grande, novità italiana che vede come protagonista Massimiliano Gallo insieme a Monica Nappo e con la partecipazione di Stefania Rocca. Un altro beniamino dei frequentatori del Giglio è Neri Marcorè che ci propone, insieme a Ugo Dighero e a un folto cast – da venerdì 7 a domenica 9 febbraio – il nuovo spettacolo di Giorgio Gallione, autore e regista de il Tango del calcio di rigore. A febbraio, da venerdì 14 a domenica 16, arriva la nuova produzione dell’eccellenza teatrale lucchese, il Teatro del Carretto, che propone la sua versione de La tempesta, capolavoro di William Shakespeare riletto da Giacomo Vezzani, anche regista, con la supervisione di Maria Grazia Cipriani. Chiude la stagione, repliche da venerdì 20 a domenica 22 marzo, Silvio Orlando protagonista di un lavoro contemporaneo, un’altra bella novità italiana scritta e diretta da Lucia Calamaro, Si nota all’imbrunire, uno spaccato di vita divertente e commovente, grande successo all’ultimo Napoli Teatro Festival. Per gli spettatori e gli abbonati della stagione di prosa Fondazione Toscana Spettacolo onlus insieme al Teatro del Giglio offre alcune promozioni speciali già collaudate, con successo, nella precedente stagione, quella del trentennale. Si parte con la “Carta dello spettatore”, per avere sconti negli altri teatri del circuito e partecipare a iniziative dedicate, fino ad arrivare a importanti sconti per i giovani. Insieme a Unicoop Firenze verranno realizzati progetti di promozione del pubblico destinati ad allargare il bacino degli spettatori: visite guidate al teatro e TCommunity, la giuria dei giovani under 25 che sceglierà il miglior spettacolo della stagione dal punto di vista della Xgeneration.

 

Il cartellone di Danza 2020 prende il via con Cenerentola (28 gennaio, ore 21), ultima creazione del Nuovo BallettO di ToscanA diretto da Cristina Bozzolini, una coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino per la stagione 2019/2020; lo spettacolo, su musica di Sergej Prokof’ev, è firmato per coreografia, regia e drammaturgia da Jiři Bubenicek dalle fiabe dei Fratelli Grimm, e offre al pubblico una versione moderna della celeberrima storia dei Fratelli Grimm, che perde però gli elementi più classici e favolistici conservando la trama e i personaggi che tutti conosciamo, aggiornandosi e arricchendosi nella lettura contemporanea di Jiři Bubenicek tra metafore ed elementi simbolici. Secondo titolo in cartellone è il più amato tra i balletti classici, Il lago dei cigni (19 marzo, ore 21): con le coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov e le celeberrime musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, lo spettacolo è presentato al Giglio dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, fondato nel 1969 da uno dei più famosi coreografi del XX secolo, Leonid Yacobson. Fino ad oggi, la Compagnia si è esibita in moltissimi paesi del mondo, e ha ricevuto, in Russia, numerosi e importanti riconoscimenti. L’attuale direttore della Compagnia, Andrian Fadeev, vanta una carriera da primo ballerino del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Chiude il cartellone (7 aprile, ore 21) Les nuits barbares, ou les premiers matins du monde della Compagnia Hervé Koubi, compagine franco-algerina che dedica la sua ultima creazione al tema dell’origine della cultura mediterranea; al Giglio giunge uno spettacolo nel quale il coreografo Hervé Koubi riscrive una storia millenaria portando sul palco la paura ancestrale dello “straniero”, dell’altro da sé, rivelando la raffinatezza delle culture cosiddette “barbare”. Elementi storici e culturali si mischiano, dal punto di vista stilistico e grazie all’abile mano di Koubi, con il linguaggio della breakdance e dell’hip-hop, per crear un mix di generi insieme sensuale e spirituale.

La programmazione del Teatro del Giglio è resa possibile grazie al fondamentale e irrinunciabile sostegno del Comune di Lucca che, attraverso il teatro cittadino, opera in ambito culturale realizzando un’attività che spazia della produzione lirica e concertistica alla messa in scena di spettacoli di prosa e danza, senza dimenticare l’attività di formazione e per i ragazzi. Al Comune, si aggiungono gli apporti del Ministero dei beni e delle attività culturali e della Regione Toscana, e il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, oltre all’impegno di Fondazione Banca del Monte di Lucca, Unicoop Firenze, EGO Wellness Resort e al sostegno del Banco BPM; la stagione di prosa è, come di consueto, progettata e organizzata con Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Per informazioni: www.teatrodelgiglio.it

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