La campagna informativa # io resto a casa

Artisti e musei rilanciano l’appello del Ministero dei Beni Culturali per contenere la diffusione del coronavirus

Sono tanti, da Ligabue («La cosa è seria, ragazzi. Aiutiamoli(ci) a contenere il contagio») ad Amadeus («È importante per il bene di noi tutti… #iorestoacasa #coronavirus #seguiamoleregole»), da Francesca Archibugi a Cristiana Capotondi, ad aver rilanciato la campagna #iorestoacasa promossa dal ministero dei Beni Culturali per contenere la diffusione del Coronavirus.

«#ioresto a casa invito tutti a rimanerci finché dura questa emergenza. Questo è il mio studio. Aspetto i vostri consigli. Cosa devo leggere o rileggere? Che film o serie devo vedere? Che musica devo ascoltare?», chiede su Instagram il premio Oscar Paolo Sorrentino. «C’è del casismo intorno a me… fai come me: resta a casa», ironizza Fiorello, seduto sul divano rosso di casa. Nekscrive: «Dobbiamo essere responsabili e avere un occhio di riguardo verso noi stessi, verso i nostri cari e verso tutti. Non molliamo e facciamo la nostra parte!».

Tiziano Ferro rilancia: «Ascoltiamo le direttive. La situazione è drammatica in ogni parte del mondo. Siate generosi con voi stessi, prendetevi anche il tempo che non avete – per scelta o ahimè per forza». E ancora Laura Pausini: «Ragazzi, non c’è da farsi prendere dal panico, ma è importante capire che la situazione è molto seria. Molti hanno preso questa storia come una vacanza, ma non è così, e questa cosa va capita bene. Leggete, giocate, parlate, pensate, scrivete, cucinate, ascoltate o fate musica, come me! State a casa ragazzi, non muovetevi se non è strettamente indispensabile. Io cerco di rispettare tutto quello che ci è stato spiegato e richiesto. Per favore fatelo anche voi. Facendo così aiutate il prossimo e anche voi stessi. La protezione tra esseri Simili, è ora di dimostrarla!».

C’è chi, poi, come Giuliano Sangiorgi —leader dei Negramaro — ha composto una canzone per l’occasione. E su Instagram ha spiegato: «Le immagini di tutte quelle persone che ieri scappavano da Milano e assalivano l’ultimo treno che li avrebbe ripotati a casa, dai propri affetti, sono ancora impresse nella mia mente… Cucino il ragù della domenica, fingo che sia tutto normale , come sempre. Giro e rigiro quel sugo, che stella ama tanto. Smetto, lo faccio riposare e penso che ho del tempo per mettere nero su bianco i miei pensieri e, magari, ho il tempo pure di cantarli, prima di riprendere la cura del mio ragù. Sento che è giusto condividere queste parole nuove con voi, scritte per voi, per me… per capire o per cercare almeno di farlo. La musica, tante volte, mi ha aiutato a comprendere, a comprendermi. Tante canzoni, quelle rimaste nel cassetto, ma vi assicuro, mi hanno aiutato tanto, anche senza essere pubblicate, senza essere dei successi. Questa no, voglio dedicarvela, per annullare le distanze e per sentirvi in questa stanza tutti. Torno al mio ragù e vi aspetto, aspetto che tutto torni a girare nel senso giusto come questo mio ragù, come questa mia canzone… Restiamo a casa».

In campo anche l’imprenditrice Chiara Ferragni, con i suoi 18 milioni di follower: «é il momento di fare la differenza. Non minimizzate il problema, a breve le terapie intensive saranno strapiene. Non arriviamo al punto in cui i medici devono scegliere tra un paziente e un altro in base a chi possono salvare».

L’attore Alessandro Borghi (Stefano Cucchi in «Sulla mia pelle») dal suo profilo Twitter scrive: «Non è che uscite perché tanto non ce l’avete “ao io faccio quello che voglio sto bene so libero viva la libertà so fico non mi fermo ce l’hanno i cinesi”. È che se ce l’avete e non lo sapete, lo attaccate agli altri. Datevi una calmata». E ancora Enrico Lucci, Antonella Clerici, i Pinguini Tattici Nucleari, Annalisa ed Emma Marrone, che ha postato una fotografia con sei libri, invitando tutti a non uscire. Il ministro per le Attività culturali e per il Turismo, Franceschini, ha ringraziato tutti per l’impegno.

Ma a riprendere l’appello non sono stati solo artisti e cantanti, ma anche molti i musei, postando sulla rete i propri capolavori e invitando a scoprire da casa i segreti delle loro collezioni. Qualche esempio? I musei di Torino, Pompei, il Colosseo, gli Uffizi, Palazzo Reale di Napoli, il museo Egizio, Palazzo Barberini, la Galleria nazionale d’arte moderna e Contemporanea di Roma, il museo archeologico di Cagliari, il parco archeologico dei campi Flegrei, il museo d’arte orientale di Venezia, Capodimonte, il Museo Omero di Ancona, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Museo di San Martino.

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