Gorgona è la più piccola delle isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (2,23 kmq) ed è anche la più settentrionale. Dista 36 km da Livorno (da cui dipende amministrativamente) ed ha uno sviluppo costiero di poco più di 5 km.
Il territorio montuoso, nel versante occidentale, culmina a m 225 nella Punta Gorgona, mentre il versante orientale è attraversato da tre piccole vallate, la più settentrionale delle quali scende fino al mare presso la piccola spiaggia ed il villaggio dove si trova l’approdo di Cala dello Scalo.
Nonostante la mancanza di corsi d’acqua, l’isola è autosufficiente grazie alla presenza di pozzi profondi e produttivi. Circa 10 km di strade in terra battuta collegano fra loro vari fabbricati e aree destinate all’allevamento e alle colture.
Il centro principale dell’isola è un piccolo villaggio che corona il porticciolo. Salendo verso l’interno si trovano due antiche fortificazioni: la Torre Vecchia, pisana, e la Torre Nova, medicea. Interessante è la Chiesa di San Gorgonio, fortificata, mentre Villa Margherita, costruita su resti romani, oggi è sede del penitenziario. Alla sommità dell’isola si trova il complesso della seconda metà dell’Ottocento che originariamente ospitava il faro dismesso nel 1975.
Ci sono prove della presenza dell’uomo sull’isola già dal Neolitico. Nell’antichità classica era gi� conosciuta come Urgo, Gorgon e Orgòn. Nel 591 d.C. l’abate Orosio vi fondò un monastero dove si veneravano le reliquie di San Gorgonio. L’isola venne poi abitata in maniera discontinua nel XII-XIII secolo e soggetta a frequenti incursioni barbariche. Monaci e piccole guarnigioni militari resistettero presidiando l’isola fino al XVII secolo. Dopo un periodo di abbandono nel 1869 fu insediata la colonia penale tutt’ora carcere attivo.
PER VISITARE L’ISOLA DEVI SAPERE CHE…
L’Isola è sede di un penitenziario per cui le visite guidate sono autorizzate dall’Amministrazione Penitenziaria secondo un calendario concordato per un numero massimo di 75 visitatori al giorno.
E’ possibile effettuare la prenotazione fino a una settimana prima della data dell’escursione, per poter procedere all’invio dei nominativi alla Direzione Penitenziaria. E’ obbligatorio seguire tutte le indicazioni della Guida e non è possibile muoversi individualmente.
Durante la visita non è consentito l’uso, di apparecchi fotografici e di telefoni cellulari. La balneazione è vietata.
Per la conferma della prenotazione è necessario compilare, con sufficiente anticipo, il form completo di tutti i dati anagrafici che verranno trasmessi alla Polizia Penitenziaria per i necessari controlli. Le persone che hanno carichi giudiziari pendenti non saranno ammessi alla visita; il controllo e l’eventuale diniego potrebbe essere comunicato il giorno stesso dell’escursione. Ricordiamo che il casellario giudiziale può non essere attendibile ai fini del controllo che viene effettuato direttamente dai Corpi di Polizia con accesso ad un database interno (può verificarsi il caso che un nominativo, per eventuali trascorsi, possa essere presente in tale data base, anche in presenza di risoluzione dell’iter giudiziario, per cui la cancellazione va chiesta direttamente al Questore del proprio luogo di residenza).
L’ORGANIZZAZIONE DELLA VISITA
Gorgona è inserita totalmente nel perimetro del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è sede di un carcere, per cui non è possibile muoversi liberamente.
La visita consiste in un’escursione trekking lungo il percorso prestabilito.
Le escursioni possono essere effettuate solo se si è dotati di scarpe da trekking con suola scolpita. Il giudizio sull’adeguatezza delle calzature è a carico della Guida ed è insindacabile. In caso di abbigliamento non adeguato la Guida può decidere di non far partecipare alla visita.
L’itinerario presenta uno sviluppo di circa 7 km, con un dislivello totale in salita di circa 300 m.
Non sono presenti fonti d’acqua, per cui è bene premunirsene. Da Cala dello Scalo, quindi segue la via principale che, passando davanti ai ruderi della antica Villa romana di Gorgona, raggiunge il terrazzo panoramico del Belvedere, dove si trova lo stabile (ex magazzino dei monaci certosini) qui è presente il bar gestito dalla amministrazione penitenziaria; breve sosta per un caffè e utilizzo dei servizi igienici prima della partenza per l’escursione (dal porto al Belvedere ci sono 500 m circa).
L’escursione parte quindi dal terrazzo del Belvedere, raggiunge la Torre Nuova (che è di origine medicea e si trova nella parte alta del paese, a protezione del porto) e quindi si allontana dal paese. Il percorso utilizza le strade sterrate realizzate dalla Amministrazione Penitenziaria: raggiunge Punta Paratella, da cui è possibile un affaccio magnifico su Cala Maestra e, tornando indietro si poche centinaia di metri, prende la deviazione che conduce al piccolo cimitero storico dell’isola e quindi alla Rocca Vecchia, la più antica fortificazione, di epoca pisana.
Non è consentito lasciare sull’isola alcun tipo di rifiuto (dotarsi di apposito contenitore per il recupero e il trasporto).
I passeggeri devono presentarsi al molo d’imbarco 30 minuti prima della partenza muniti dei documenti d’identità indicati in fase di prenotazione.
L’isola è sotto la sorveglianza della Polizia Penitenziaria.
I COSTI DELLA VISITA E LE CONDIZIONI DELLA PRENOTAZIONE
€ 45,00 intero;
€ 36,00 ragazzi/e da 4 a 12 anni;
gratuito bambini/e da 0 a 4 anni. Il costo è comprensivo di trasporto marittimo a/r, ticket di accesso all’area protetta, servzio guida.
In caso di condizioni meteo marine avverse la partenza verrà annullata e verràeffettuato il rimborso.
ABBIGLIAMENTO E CONSIGLI PER LA VISITA
In ragione delle caratteristiche ambientali dell’Isola e delle modalitàcon le quali viene condotta la visita guidata, si forniscono di seguito i comportamenti e gli accorgimenti da adottare.
L’abbigliamento deve essere comodo e leggero. In primavera ed autunno è consigliato l’uso di una giacca antivento ed impermeabile, con indumenti a strati per evitare eccessiva sudorazione ed essere equipaggiati contro il vento.
Le escursioni possono essere effettuate solo se si è dotati di scarpe da trekking con suola scoplita
Il giudizio sull’adeguatezza delle calzature è a carico della Guida ed è insindacabile
Sono consigliate calze tecniche per evitare eccessiva sudorazione.
In caso di abbigliamento non adeguato la guida può decidere di non far partecipare alla visita. Non è possibile muoversi sull’isola in autonomia e per la permanenza sulla spiaggia o in prossimità del paese è obbligatorio seguire le indicazioni della Polizia Penitenziaria.
Sono consigliati bastoncini da trekking; possono essere utili, soprattutto per l’equilibrio e rappresentano un ottimo modo per scaricare parte del peso sulle braccia diminuendo il carico per gambe e spina dorsale.
Si consiglia l’uso di un di cappellino per ripararsi dal sole, di crema solare e occhiali da sole.
Dotarsi di sufficiente scorta di acqua per l’escursione. Il partecipante dovrà organizzarsi per il proprio pranzo che sarà consumato al sacco.
E’ consigliabile dotarsi di binocolo e di taccuino per registrare le eventuali osservazioni naturalistiche.
E’ consigliabile utilizzare un apposito zainetto da escursioni per il trasporto di acqua e viveri, nonché dell’eventuale equipaggiamento consigliato (indumenti di scorta, cappello, crema solare, binocolo, taccuino, ecc.).
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