European Testing Week novembre

Si svolgerà dal 17 al 24 novembre la ETW, European Testing Week, la seconda settimana Europea dei Test di questo 2025, volta a promuovere la diagnosi precoce di HIV, epatiti virali e Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) tra le popolazioni più vulnerabili e nella popolazione generale. “Test Treat Prevent”, ossia: “Testare, Trattare, Prevenire” è lo storico claim della ETW, uno slogan ma anche un programma che ne riassume in estrema sintesi gli obiettivi. La ETW si svolge dal 2013 e sostiene gli sforzi per il raggiungimento degli obiettivi di salute indicati dall’ONU per il 2030.

Due volte l’anno, in primavera e in autunno, centinaia di associazioni, di communities, di servizi socio – sanitari pubblici e privati, uniscono i loro sforzi in tutta la regione europea dell’OMS dando vita a una delle più importanti mobilitazioni mondiali per la salute pubblica.  A promuoverla è l’iniziativa EUROTest.

Aumentare l’offerta dei test e sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce sono azioni fondamentali per accompagnare le persone a un accesso tempestivo alle cure e ai trattamenti esistenti, con benefici enormi per la salute pubblica, per la prevenzione e per la salute delle singole persone. Al contrario, non conoscere il proprio stato sierologico o ricevere una diagnosi tardiva di queste infezioni, spesso tra loro concomitanti, comporta rischi molto gravi per la salute di chi le contrae ma anche per la collettività. Chi non conosce il proprio stato sierologico rischia difatti, inconsapevolmente, di trasmettere gli eventuali virus ai/alle propriə partner sessuali.

Purtroppo, una quota rilevante di queste patologie resta ancora diagnosticata tardivamente o non diagnosticata, un fenomeno che mina la salute delle persone e che continua a sostenere la trasmissione di questi virus. In Italia, ormai da diversi anni, circa il 60% di chi scopre di avere l’HIV è già in AIDS o prossimo a questa condizione e presenta, dunque, uno stato di salute già molto compromesso. Si tratta di un dato inaccettabile alla luce delle opportunità terapeutiche e preventive disponibili. Ancora più alta è la percentuale di epatiti diagnosticate. Nella sola UE/SEE almeno cinque milioni di persone vivono con l’epatite C o B ma oltre il 60% delle persone non ha mai ricevuto una diagnosi.

E’ importantissimo, dunque, far sapere che queste infezioni si possono trattare o curare efficacemente se diagnosticate per tempo. Nel caso dell’HIV i trattamenti farmacologici disponibili permettono, nella quasi totalità dei casi, di ridurre la quantità di virus nel sangue a livelli talmente bassi (soppressione virologica) da rendere il virus non trasmissibile, anche in caso di rapporti sessuali non protetti dal preservativo. Si tratta dell’evidenza scientifica U=U, Undetectable equals Untrasmittable, ossia: se il virus non è rilevabile non è trasmissibile. Anche l’epatite B può essere efficacemente controllata con le opportune terapie mentre dall’epatite C, con i farmaci disponibili, si può guarire totalmente.

Altro obiettivo fondamentale della European Testing Week è quello di sensibilizzare, non solo le popolazioni, ma anche le istituzioni e i governi affinché moltiplichino l’offerta di test, sostengano l’offerta differenziata di servizi, anche da parte di organizzazioni non sanitarie e promuovano l’eliminazione di tutte quelle barriere che impediscono l’accesso al test. Tali barriere sono spesso collegate allo stigma che ancora grava su queste infezioni, in particolare sull’HIV, fattore che allontana le persone dalle strutture sanitarie facendo esplodere il fenomeno delle diagnosi tardive e ostacolando la prevenzione.

Tra gli ostacoli che si frappongono al ricorso ai servizi si segnalano: la richiesta di prescrizioni, di ticket, di documenti che comprovino la cittadinanza, la mancanza di riservatezza e/o anonimato, gli orari scomodi, l’ambiente, troppo spesso, giudicante e stigmatizzante dei servizi, la lingua e la mancanza di mediazione culturale per chi è stranier*. Tali barriere sono particolarmente gravose proprio per le popolazioni più esposte, le cosiddette Key population, che avrebbero bisogno di essere invece raggiunte e accolte. Per questa edizione EUROtest chiede di rivolgere particolare attenzione alle popolazioni migranti e alle popolazioni in transito verso altri paesi. “Migranti e popolazioni mobili affrontano spesso vulnerabilità specifiche che li espongono a un rischio maggiore di contrarre malattie infettive –scrive EUROTest- Inoltre, diverse barriere strutturali portano a un accesso diseguale all’assistenza sanitaria per queste comunità, tra cui accesso limitato o nullo ai test e ai trattamenti per HIV, epatiti virali e infezioni sessualmente trasmissibili (IST), con conseguenti esiti sanitari peggiori”.

La LILA che da anni offre servizi di Testing gratuiti e anonimi, quasi totalmente autofinanziati, moltiplicherà durante tutta la settimana l’offerta di test rapidi per HIV, HCV (salivari e capillari) HBV e sifilide (capillari) sia nelle proprie sedi, sia con iniziative esterne sui territori. Otto le sedi che parteciperanno: LILA Bari, LILA Cagliari, LILA Como, LILA Livorno, LILA Milano, LILA Piemonte, LILA Toscana, LILA Trentino,  per un totale di 30 date e 140 ore  di impegno volontario. A coloro che si rivolgeranno ai nostri servizi di testing, saranno proposti colloqui informativi e counselling pre e post test. In caso di esito reattivo le persone saranno sostenute e accompagnate nell’accesso ai servizi pubblici per gli eventuali esami di conferma, per la presa in carico e per l’accesso alle terapie. Ogni incontro diviene, comunque, una preziosa occasione di prevenzione e informazione centrata sulla persona e sulle specifiche esigenze di ciascunə.

Qui tutti gli orari, gli indirizzi e le date per fare il test 

Sito: lila.it

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