La sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche scolastiche per l’emergenza Coronavirus ha richiesto un intervento da parte dello Stato per far fronte alle difficoltà che in questi giorni stanno affrontando i genitori lavoratori.
Tra le misure introdotte nel Decreto “Cura Italia”, oltre al congedo parentale speciale di 15 giorni, è previsto un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting. Vediamo insieme come funziona.
Chi può usufruirne
Possono richiedere il voucher i lavoratori:
– Dipendenti del settore privato
– Parasubordinati e autonomi
– Dipendenti del settore sanitario (medici, infermieri, tecnici di laboratorio e radiologia, operatori socio-sanitari) e personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico
Quali sono i requisiti per richiedere il bonus
Il bonus potrà essere richiesto per i figli di età inferiore ai 12 anni, anche in caso di adozione e affido preadottivo. Questo limite d’età non viene applicato quando si è in presenza di figli con disabilità, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati presso centri diurni assistenziali.
La concessione del bonus non spetta quando l’altro genitore beneficia di misure a sostegno del reddito (naspi, congedo parentale ecc.), è disoccupato o non lavoratore.
Quando e come presentare la domanda
Le domande per la concessione del bonus potranno essere presentate all’Inps per tutto il periodo in cui permane la sospensione dei servizi per l’infanzia e quelli scolastici.
Per gli autonomi, non iscritti all’Inps, la domanda dovrà essere inoltrata alle singole Casse previdenziali.
Importo del bonus
L’importo per il bonus varia in base alla categoria dei lavoratori che ne fanno richiesta.
- Per i dipendenti del settore privato, parasubordinati e autonomi il limite massimo previsto è di 600,00 € complessive per nucleo familiare.
- Per i lavoratori del settore sanitario, comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico l’importo complessivo massimo per il nucleo familiare è di 1.000,00 €.
Per tutti il voucher sarà erogato dall’Inps attraverso il libretto famiglia e potrà riferirsi alle prestazioni rese dal 5 marzo 2020.
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Fonte: sito Patronato ACLI – per avere tutte le informazioni via telefono o via mail visita il loro sito