Call for artist Costruire la pace

Costruire la pace. Storie antiche, urgenze presenti è l’open call lanciata dal Museo dell’Arte Classica della Sapienza di Roma nell’ambito della mostra La calma assente: pace e guerra nell’antica Grecia (marzo-dicembre 2026) che proporrà un dialogo con il passato che vada oltre le questioni di stile, per leggere nei gessi delle sculture la trama della storia antica, segnata profondamente dal conflitto e dalla celebrazione della vittoria, ma attraversata anche da immagini e simboli di Pace.

A chi si rivolge
La call è aperta ad artisti visivi di ogni genere. Si accettano opere individuali e progetti collettivi.

Opere ammesse
Il bando intende invitare artisti e collettivi a partecipare alla costruzione di una vera cultura di Pace, prendendo spunto dal patrimonio classico per stimolare la riflessione e l’impegno dei cittadini verso i valori di dialogo, di rispetto e di comprensione dell’altro. Le opere proposte, che potranno dunque ispirarsi tanto a soggetti esplicitamente irenici (come le immagini di concordia o prosperità) quanto ad iconografie che illustrino la ferocia e i conseguenti disastri di ogni lotta armata, dovranno presentare un riferimento alla cultura antica – adottando un approccio non necessariamente formale – che crei un ponte con il passato e una finestra verso il nostro presente. Come può l’arte contribuire a questa cultura di Pace?
L’opera deve riflettere sul tema della Pace, inserendosi nel progetto di mostra descritto. All’artista la libertà di dialogare con il Museo, in cui la guerra è spesso più visibile della pace, per elaborare un progetto che scelga di far emergere la Pace come orizzonte centrale.

Premi
Sono previsti due premi, uno assegnato dal comitato scientifico e uno per l’opera che sarà maggiormente apprezzata dai visitatori. La cerimonia di premiazione si terrà presso l’Università Sapienza e sarà un’occasione d’incontro con gli artisti.

Modalità di partecipazione
Sarà possibile proporre le candidature tramite il form online entro il 15 novembre 2025.

Maggiori dettagli su Museolaboratorioartecontemporanea.it.

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