Sorella Follia – ex Ospedale Psichiatrico di lucca

Lunedì 5 giugno 2023

ore 15:00

Sorella Follia

visita guidata dell’ex manicomio di Maggiano per ripercorre la storia del complesso dalle origini al suo sviluppo a cavallo tra XVIII e XX secolo e scoprire il percorso espositivo “Stanze con vista sull’umanità” attraverso la collezione di strumentazione medico scientifica e la vita di Mario Tobino, scrittore e psichiatra della divisione femminile che ha abitato nell’Ospedale Psichiatrico per oltre quarant’anni.

 

Ore 17:00

F U G A – Quattro momenti su Ofelia e sul principe Amleto

Primo studio

Tratto da W.Shakespeare, J.Laforgue, M.Tobino, B.Brecht e alcuni poeti giapponesi

Di e con Chiara Gistri e Daniele Fedeli

Immagine di locandina Giada Fedeli

In collaborazione con Teatro Chisciotte, Fondazione Mario Tobino

Ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano (LU)

 

Info e prenotazione info@fondazionemariotobino.it

0583327243

 

Amleto ed Ofelia si muovono in un territorio liminale tra realtà ed altrove, entrambi vittime del gioco della vita. Per l’intero tempo tentano di sfuggire alla -loro- realtà, provano a scappare per essere continuamente rigettati come pesci rossi dentro il loro acquario. I fuggitivi vorrebbero seguire la rotta degli uccelli migratori ma non ci riescono, incatenati come sono alla loro beffarda umanità, condannati alla danza della realtà. Amleto brancola nel buio, prova a fare l’equilibrista ma non sembra trovare mai né pace né equilibrio; Ofelia in preda al suo sonnambulismo tenta in ogni modo di svanire dal quotidiano, finché quella “divina provvidenza” che tutto vede e tutto sa, quella pièce già scritta, il destino che regola e dà significato perfino alla morte di un passero, le permette di andare via, di fluire finalmente libera nel fiume che va. Amleto, solo, rimane con le sue parole -le uniche- che appena hanno la forza di uscirgli di bocca. Le parole non dette sono quelle di Shakespeare, Laforgue, Tobino e alcuni poeti giapponesi, nonché una ballata di Bertold Brecht appena sussurrata. “Parole, parole, parole..” dice Laforgue, per noi così tante da essersi condensate in un silenzio che vorremmo parlasse senza doversi dire.

Nel nostro tempo le idee ed i pensieri sulle cose e sulle azioni proliferano, sostituendosi alle cose in sé e alle  azioni più incisive, ammaliandoci, ingabbiandoci, costruendo intorno a noi un ricco e colorato acquario. Allora perché sprofondare in Amleto e Ofelia, se non per attuare un estremo tentativo di fuga da ogni ruolo e da ogni tempo del quotidiano affinché il pensiero e la coscienza non ci rendano più codardi?

Da qui la necessità di presentare questo primo studio presso l’ex-ospedale psichiatrico di Maggiano, che porta con sé il desiderio e la missione di conservare la memoria di un luogo dove la follia ha abitato in una forma chiara e nitida e che sta scritta nella sua storia. Luogo pronto a portare avanti e favorire una domanda contemporanea sulla gestione della malattia mentale e contenitore di una storia densa e più che mai attuale. Luogo che ha ascoltato le sofferenze dei suoi ospiti nella loro impossibilità di adattarsi al mondo di fuori. L’ex-Manicomio di Maggiano ci sembra area fertile e ancora viva per parlare di una in-cosciente fuga.

Sito: http://www.fondazionemariotobino.it

 

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