LABORATORIO: DIVENTA QUELLO CHE SEI – A CORPO LIBERO

Primo incontro del ciclo “Diventa quello che sei”: accompagnamento somatopolitico comunitario verso una nuova consapevolezza di sè

La nostra vita come individui coincide con la vita dei nostri corpi, che non sono semplicemente involucro e apparato di mediazione con la realtà materiale ma proprio come la mente vengono marcati, fin dall’infanzia, da esperienze che ne determinano il grado di integrazione, le possibilità di espressione, la qualità di vita. I percorsi che determinano il nostro potenziale di felicità e soddisfazione sono unici ma non sono personali, dipendono da elementi legati alla nostra cultura: le oppressioni che impediscono la nostra piena realizzazione come individui, nell’unione di corpo e mente, sono sociali e quindi, con diversi livelli di stratificazione, condivise.

Per questo Psicoerotica Femminista ha immaginato un cammino in tre tappe, nel quale gruppi e collettività eterogenee possano confontarsi e apprendere insieme forme di riappropriazione di un territorio che è nostro, ma che ci è stato tolto con forme di violenza più o meno sottili.

Primo incontro:

A CORPO LIBERO

Come è collegato il corpo con la mente? Dove si annidano le nostre emozioni e il nostro sentire, quali sono i meccanismi di difesa più comuni? Siamo capaci di muoverci nello spazio e occuparlo in accordo alle nostre necessità?

La percezione di sè dipende in larga misura dall’autostima, che è autonomia dal giudizio esterno, da quella dinamica sociale opprimente che stigmatizza alcuni corpi e fa di altri un feticcio di bellezza: la manipolazione è la stessa, quella che ci spinge a considerare il corpo un oggetto. Ma i nostri corpi non sono cose, sono strumenti meravigliosi e complessi che – ognuno col suo proprio livello di funzionalità – ci permettono di essere dentro la realtà, di modificarla e adattarla alle nostre esigenze. Di esprimere i nostri desideri attraverso la presenza o di censurarli.

I nostri corpi, come dice Paul Preciado, sono “archivi politici di linguaggi e tecniche”: proveremo a esplorarli collettivamente.

Utilizzeremo una metodologia che si articola in tre fasi: condivisione di concetti, confronto collettivo guidato con tecniche di fototerapia e dinamiche di gioco fisiche basate su contatto e consenso.

Il laboratorio è rivolto a un pubblico misto, purché curioso e pronto a mettersi in gioco e partecipare attivamente (anche se sarà sempre possibile sottrarsi, quando il/la partecipante lo ritenga necessario)

Il laboratorio è a numero chiuso (max 20 partecipanti) e a pagamento: 25 euro a persona.

Per maggiori informazioni e sulle modalità di iscrizione vai alla pagina FB dell’evento o scrivi una mail a luccaut@gmail.com
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