Desiderare il mondo Incontri online

Marzo: il mese delle donne.
Un intreccio di incontri dedicati al desiderio di conoscenza
necessario a interpretare il presente e ad affrontare la complessità del femminile.

 

“Desiderare” è uno slancio di ricerca, di passione e volontà, perché il mondo è un luogo complesso da interpretare, da descrivere, da catalogare. Tutto si riconduce alla scrittura di Susan Sontag, che fa del desiderio un indispensabile strumento morale, e alle riflessioni filosofiche di Judith Butler su propensione e apprendimento.
Linguaggi, corpi e icone è il sottotitolo di questa esplorazione nel plurale femminile: perché ci sono ancora tante parole da cambiare e altre da trovare; perché ci sono corpi che evolvono, che vanno protetti, curati; perché ci sono icone che servono e serviranno da orientamento.
Lezioni, dialoghi e presentazioni editoriali (su circololettori.it, Facebook, Instagram, Youtube) intorno a temi cruciali: lavoro, politica, scienza, maternità, malattia, società, cultura e ambiente, un programma multiforme, il cui filo rosso è lo slancio, spontanea propensione dell’animo femminile.

Tante scrittrici per parlare di tutto questo. Tra le altre: la storica della scienza, docente ad Harvard, Naomi Oreskes che dialoga con Silvia Bencivelli sul carattere sociale della conoscenza scientifica a è partire da Perché fidarsi della scienza? (Bollati Boringhieri); la scrittrice e docente di letteratura a Yale Susan Choi con Michela Marzano per la presentazione di Esercizi di fiducia (SUR), una storia di ricordi sfalsati per difendersi dal passato; la matematica e pianista Eugenia Cheng che invita a utilizzare le formule per risolvere i pregiudizi di genere, a partire da X e Y (Ponte alle Grazie); le scrittrici Michela Murgia con Stai zitta. E altre nove frasi che non vogliamo sentire più (Einaudi) e Giulia Caminito con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani); la fondatrice di Women Who, piattaforma che connette e supporta in tutto il mondo le donne che lavorano, Otegha Uwagba con Francesco Costa, a partire da Bianchi (Solferino); l’autrice danese Siri R.H. Jacobsen che in Lettera tra due mari (Iperborea) rifonda il mito della grande madre per arricchire di poesia e femminile il discorso sull’ambiente; e ancora molte altre.

 

Fonte: circololettori.it

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