CONSIGLI DI LETTURE DI OGNI GENERE

“Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto” di Davide Pedrosin, Gorilla Sapiens Edizioni

Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto è una raccolta di episodi bizzarri, incidenti di varia natura, più o meno violenti; di imprevedibili trasferimenti di materia, improbabili disturbi e manie. Attraverso un immaginario efferato e comico insieme, si narra il fascino del danno e della beffa. L’assurdo e il grottesco si accompagnano a una leggerezza di fondo, che tempera l’inquietudine e rende confortevole il passaggio attraverso situazioni per molti aspetti sinistre. I protagonisti di tali accidenti, sempre prossimi alla distruzione, alla disgregazione, rimangono però al di qua della catastrofe, a due passi dal baratro, colti dall’ilarità incontenibile del sopravvissuto.

 

“Ti scriverò prima del confine” di Diego Barbera, Edizioni CasaSirio

M***o non ha mai avuto paura. È per questo che è stato ricoverato in fin di vita in una prestigiosa clinica. Tutti vorrebbero conoscere la sua storia, ma lui è disposto a parlarne solo con Giulia, una ragazza che, in quella clinica, ci sta da tutta la vita. A cavallo tra racconto di formazione e storia d’amore, Diego Barbera ci regala un’opera pro- fondissima, dove il racconto diviene luogo d’incontro e la dolcezza dello scrivere la via maestra che conduce alla scoperta dell’altro.

 

“La famiglia X” di Matteo Grimaldi, Edizioni Camelozampa

Michael ha 13 anni e ama la matematica, perché ha delle regole chiare. Di chiaro c’è ben poco nella sua vita, in cui, dopo l’arresto dei suoi genitori, irrompono assistenti sociali, un’anziana signora, l’affascinante e ribelle figlia del sindaco e infine i suoi genitori affidatari, una coppia di papà. Un romanzo sui tesori nascosti intorno a noi, nelle persone che incontriamo per caso e che diventeranno la nostra vita.

 

“La bastarda di Istanbul” di Elik Shafak, Edizioni BUR

Istanbul non è una città, è una grande nave. Una nave dalla rotta incerta su cui da secoli si alternano passeggeri di ogni provenienza, colore, religione. Lo scopre Armanoush, giovane americana in cerca nelle proprie radici armene in Turchia. E lo sa bene chi a Istanbul ci vive, come Asya, diciannove anni, una grande e colorata famiglia di donne alle spalle, e un vuoto al posto del padre. Quando Asya e Armanoush si conoscono, il loro è l’incontro di due mondi che la storia ha visto scontrarsi con esiti terribili: la ragazza turca e la ragazza armena diventano amiche, scoprono insieme il segreto che lega il passato delle loro famiglie e fanno i conti con la storia comune dei loro popoli. Elif Shafak, nuova protagonista della letteratura turca, affronta un tema ancora scottante: quel buco nero nella coscienza del suo paese che è la questione armena. Simbolo di una Turchia che ha il coraggio di guardarsi dentro e di raccontare le proprie contraddizioni.

 

“La ferrovia sotterranea” di Colson Whitehead, Edizioni Sur

Vincitore del Premio Pulitzer – Vincitore del National Book Award – Candidato al Man Booker Prize 2017

La ferrovia sotterranea è una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell’eterna brutalità del razzismo, ma si legge al tempo stesso come un’appassionante storia d’avventura che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile.

«La ferrovia sotterranea» è il nome con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di militanti antischiavisti che nell’Ottocento aiutava i neri a fuggire dal Sud agli stati liberi del Nord. Nel suo romanzo storico dalle sfumature fantastiche, Colson Whitehead la trasforma in una vera e propria linea ferroviaria operante in segreto, nel sottosuolo, grazie a macchinisti e capistazione abolizionisti. È a bordo di questi treni che Cora, una giovane schiava nera fuggita dagli orrori di una piantagione della Georgia, si imbarca in un arduo viaggio verso la libertà, facendo tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? La ferrovia sotterranea è una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell’eterna brutalità del razzismo, ma si legge al tempo stesso come un’appassionante storia d’avventura che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile. Unico romanzo degli ultimi vent’anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, è un libro che sembra già destinato a diventare un classico.

 

“Laguna” di Nnedi Okorafor, Edizioni Zona42

Un boato nel cielo di Lagos. Qualcosa precipita nell’oceano al largo della costa della più popolosa e leggendaria città della Nigeria. Il mare brulica di nuova vita, e dal mare una nuova entità emerge per sconvolgere la vita del paese africano. Adaora, biologa marina alla ricerca di stabilità, Anthony, rapper capace di incantare le folle e Agu, un soldato dallo spiccato senso di giustizia, si incontreranno proprio lì, sul mare: insieme dovranno confrontarsi con i segreti delle proprie esistenze per tentare di salvare il paese che amano in una forsennata corsa contro il tempo. Accompagnano Ayodele, la donna misteriosa arrivata da un luogo ignoto, giunta a Lagos per promettere un cambiamento epocale, mentre il caos si diffonde senza controllo tra la popolazione della città. “Laguna” racconta la storia di un’umanità al crocevia tra tradizioni secolari, un presente incerto e un futuro denso di potenzialità. Postfazione di Nicoletta Vallorani.

facebooktwittergoogle_pluslinkedinfacebooktwittergoogle_pluslinkedin

LuccaGiovane 2018 | Tutti i diritti riservati

Il sito LuccaGiovane utilizza cookie tecnici per il funzionamento del sito. Continuando la navigazione o effettuando uno scroll, l'utente dichiara di accettare. Più Info

I cookie di questo sito sono configurati in modalità "Abilita cookie" per offrire la migliore esperienza di navigazione. Proseguendo nell'utilizzo di quesot sito senza modificare le impostazioni del browser o cliccando su accetta, acconsentirai all'utilizzo dei cookie.

Chiudi